Situato a circa 4 km. da Assisi, è raggiungibile percorrendo la strada che costeggia il borgo antico della città e salendo la strada che arriva al Monte Subasio.

L’eremo delle Carceri, posto tra il monte S. Rufino e il monte Subasio, immerso nel verde di lecci secolari e luogo particolarmente silenzioso, offre al visitatore momenti di calma e di serenità dove potersi sentire parte integrante della natura e  poter vivere intensi momenti di preghiera e introspezione.

Dopo aver oltrepassato un voltone, si arriva al “Chiostrino dei frati”, così è chiamata la suggestiva terrazza a pianta triangolare che si presenta immediatamente alla vista e che si affaccia a strapiombo sul fosso delle Carceri. Nel mezzo del cortile c’è un pozzo e due porte che conducono al refettorio, con semplici tavoli quattrocenteschi, e alla chiesa, dove in un armadio sono ancora conservate alcune reliquie di San Francesco.

Il convento è formato da due ali che si uniscono ad angolo retto e sopra la porta d’ingresso c’è murato un monogramma di San Bernardino.

Al piano superiore, con una parete incassata nella roccia del monte, è situato il dormitorio dove si possono vedere le cellette dei frati.

Il convento fu ristrutturato nel XV sec.da San Bernardino da Siena e ingrandito poi, nella forma attuale, nei secoli XVI e XVII.

 

E’ in questo luogo ameno, che si rifugiarono Francesco e i suoi fratelli nei momenti in cui avevano estremo bisogno di solitudine e di ritirarsi in meditazione; ancora oggi, intatte nel tempo, si possono vedere le piccole grotte che li hanno ospitati. Secondo una leggenda, il fosso sottostante il convento, sarebbe stato prosciugato dal santo per non disturbare, 

con il rumore dell’acqua, le preghiere dei frati.

Dal Convento, scendendo una ripida scalinata, si arriva alla grotta di San Francesco: un umile giaciglio ricavato nella roccia in cui il Santo si riposava utilizzando un tronco come cuscino.

All’esterno della grotta, si trova un enorme leccio secolare dove si dice che gli uccelli sostassero per ascoltare le parole del Santo e si può inoltre notare un buco nel terreno, dal quale si vede il fondo del burrone, che è stato aperto dal demonio quando è stato cacciato da frate Rufino.
Continuando il percorso si arriva ad un ponticello, dopo il quale, si trova una statua bronzea che rappresenta San Francesco che libera le tortorelle (opera di Vincenzo Rosignoli), ed è qui che inizia un sentiero dove si trovano le altre grotte dei primi compagni di Francesco: fra’ Leone, Antonio da Stroncone, Bernardo da Quintavalle, Egidio, Silvestro e Andrea da Spello e un altare composto da due grosse pietre.

 

Informazioni:

Eremo S.Maria Carceri
Frati Francescani Minori
Località Santuario
06081 Assisi (Perugia)