Si tratta di una rievocazione storica con la quale si commemora il fatto più significativo della vita medioevale di Fossato di Vico, la “pubblicatio statutorum“, avvenuta domenica 13 maggio 1386, con una cerimonia pubblica davanti al Palazzo Comunale, oggi piazza S.Sebastiano.
Si svolge ogni anno in due fasi: l’Arenga, ovvero l’ elezione delle autorità e di altre figure, e la pubblicazione degli statuti, che si effettua la seconda domenica di maggio.

L’Arenga

L’Arenga è la manifestazione con la quale vengono elette le autorità e le altre figure; viene convocata nell’ultimo sabato di marzo ed è aperta a tutti i capofamiglia di sesso maschile del territorio attraverso il suono della campana della torre civica. L’arenga si riunisce sulla piazza del Castello ed è presieduta dal podestà dell’ anno precedente. Nell’arenga vengono eletti il Podestà, il Vicario, il Castellano, tre sindicus (uno per ciascuna villa), un sindicus generalis, espressione del castello. I sindicus sono eletti con la maggioranza di due terzi fra i residenti nell’ ambito territoriale di competenza; su ciascun nominativo presentato i convenuti esprimono il loro consenso infilando una fava nella “bussola rubea del sic” o il loro dissenso infilandola nella “bussola nigra de il non”. Per la segretezza del voto i bussoli sono al riparo dalla vista dei presenti e, durante l’arenga, ciascun intervento viene effettuato da un piccolo palco rialzato “locum arenghiere“. Per l’elezione a ciascuna carica è necessario essere “terrigena”, cioè originario, appartenente a famiglia autoctona di Fossato. Dopo essere nominato, ciascun sindicus sceglie tre consiglieri (il sindicus generalis quattro), con l’approvazione per alzata di mano da parte dell’Assemblea.

Segue poi la chiamata, da parte del sindicus generalis, delle seguenti figure istituzionali:

9 statutari (anziani che hanno redatto gli statuti)
3 massari (competenti per strade, frane e reclami)
1 baiulo (messo comunale)
2 precones (banditori)
2 rationatores (revisori dei conti)
1 sapiens (un anziano)
25 custodes montium (guardaboschi)
1 camerarius (addetto alle finanze)
2 terminatores (segna confini)
1 ambaxiator (procuratore per gli affari fossatani in Perugia)
2 campanari (guardie campestri)
2 berrovieri (guardie civili)
2 collectores (esattori)
2 boni homines (stabiliscono gli affitti da pagare alle comunanze).

In ciascuna elezione eventuali candidature bocciate non sono riproponibili fino alla festa degli statuti dell’ anno seguente. I lavori dell’ arenga si svolgono al lume delle torce.

Il Forcarone

l termine dell’ arenga, sulla piazza delle mura, si dà fuoco ad una catasta di legna e fascine, generando un focaraccio che risulta visibile, per almeno venti minuti, in tutta la vallata. E’ un festeggiamento simbolico per l’ ingresso della primavera che si ricollega a quelli praticati fino a qualche tempo fa in occasione delle ricorrenze di San Giuseppe, di San Pietro, della Ghea. Attorno al focaraccio i giovani si dispongono a cerchio, giocando e cantando strofe popolari . Per tutta la durata della festa vengono esposte le 17 bandiere, una per ciascuna villa del Castello.