img009Si trova in libreria un interessante saggio sulla Chiesa di Sant’Agostino di Perugia ( Piazza Lupattelli di Corso Garibaldi) il cui titolo recita: “La decorazione pittorica medievale della Chiesa di Sant’ Agostino di Perugia” della ricercatrice Tatiana Magrini.

“La Chiesa di Sant’Agostino sorge nel cuore del rione di Porta Sant’Angelo, un quartiere a prevalenza popolare, animato nel Medioevo da artigiani, in particolare lavoratori della lana: scardassieri, tessitori, tintori, ecc., e i nomi delle viuzze che si diramano da Corso Garibaldi ne sono, ancora oggi, un evidente testimonianza. E’ proprio la forte concentrazione popolare che farà assumere a Sant’Agostino una funzione sociale simbolica durante il XV secolo: in essa infatti si riunirà il popolo minuto per opporsi allo strapotere dei signori riuniti in San Francesco al Prato, chiesa della nobiltà perugina.”  così l’autrice ci introduce allo studio sulla decorazione pittorica della Cappella dell’Incoronazione e della Cappella dello Spirito Santo realizzando un valido contributo per meglio comprendere la realtà artistica perugina nella seconda metà del Trecento. Un’indagine snella che permette di sottoporre alla nostra attenzione diverse espressioni artistiche, in particolare pittoriche, che danno qualità alla Chiesa di Sant’Agostino di Perugia. Il capoluogo umbro, oltre a possedere una tradizione pittorica locale, è una città attenta e pronta ad accogliere, dai territori vicini, validi interpreti artistici nonostante la grave crisi del Trecento. Perugia in campo artistico resiste e non arriva al collasso, concedendo spazi in cui si continua a produrre e a “vivere”. I cantieri attivi nel suo tessuto urbano, aperti a maestranze forestiere, testimoniano la tenacia della città che non si lascia completamente travolgere dall’instabilità del momento. Le richieste subiscono una flessione “qualitativa”: la peste causa vittime illustri anche tra gli artisti e ciò consente a città come Perugia e Orvieto, di far emergere maestri meno noti e questa ricerca lo conferma. Perugia insegna e ci consegna un messaggio di assoluta modernità, perfettamente applicabile a tutti i contesti socio-economicamente sfibrati: saper individuare dei canali attivi, propositivi nelle evidenti difficoltà; saper reagire alla crisi generale e generalizzante, evitando chiusure che producono solo ulteriori isterilimenti del tessuto sociale; essere abili nel saper curare e valorizzare gli ambiti, in questo caso quello artistico, in cui è ancora possibile operare e produrre.”

 

 

 

 

La decorazione pittorica medievale della Chiesa di Sant’ Agostino a Perugia

Tatiana Magrini

Morlacchi Editore, euro 13,00