Il Sarto del Calendimaggio

Appuntamento alla piazza del Comune di Assisi, per poi arrivare attraverso stretti vicoli, alla porta del laboratorio della Magnifica Parte de Sotto, per metà falegnameria e, nella parte superiore, sartoria. Incontriamo un bel numero di persone, tutte impegnate a rendere ogni anno più bella e straordinaria la festa del Calendimaggio, ogni sera fin tardi a lavorare senza conoscere giorni di festa.

La nostra guida
A farci da guida abbiamo Giacomo Cova responsabile e coordinatore della realizzazione dei costumi per la Parte de Sotto, ed ecco aprirsi di fronte a noi un grande stanzone pieno di abiti e costumi d’epoca con i colori dominanti della Magnifica Parte de Sotto: il rosso e poi quelli dei rioni il verde, il blu e il giallo. Giacomo, fin da piccolo dentro le emozioni del Calendimaggio, ci racconta come l’esperienza di costumisti famosi che lavorarono al “Fratello Sole Sorella Luna” di Franco Zeffirelli abbiano fornito una nuova linfa all’intera manifestazione.

Dal bozzetto alla realizzazione
Giacomo ci illustra le caratteristiche di un costume che ancora deve essere terminato, dal suo bozzetto alla scelta della stoffa: il Narratore, e poi ci presenta ancora alcuni modelli “storici” e molto importanti come quelli di coloro che aprono il corteo. Abiti pesantissimi dalle stoffe compatte e ricche con accessori di grande impatto : ori e pietre dure, gli abiti dei nostri “Priori di Parte”.

Il magnifico Medioevo di Assisi Dagli stupendi costumi che Simone Martini con precisione fotografica ci ha consegnato sulle pareti della preziosa cappella di San Martino (Basilica Inferiore di San Francesco) alle generose reinterpretazioni sul tema medievale, come lo straordinario costume del Carnevale utilizzato nel corteo 2005: l’allegro intreccio di mille strisce di colori lasciati liberi di giocare con il vento, quasi un Arlecchino “ante litteram”!! E poi le maschere in carta pesta del Sole e della Luna in abbinamento con costumi particolarmente originali per i colori e il tipo di materiale usato per la loro realizzazione.

(Rolando Boco – Medioevoinumbria)