Massa Martana si fa bella per “Presepi d’Italia”

Undicesima edizione che sarà inaugurata il 23 dicembre e che vuole confermarsi la mostra di arte sacra sulla Natività più importante a livello nazionale.

A Natale non c’è spettacolo più bello del Presepe, spettacolo che a Massa Martana ogni anno si rinnova e si supera. Quella che aprirà domenica 23 dicembre (con tanto di cerimonia inaugurale alle ore 17), per chiudere poi il 6 gennaio, è la undicesima edizione.

In dieci anni “Presepi d’Italia” si è rafforzata, ha conquistato un’identità forte, ha saputo darsi un’anima fino a diventare la mostra di arte sacra sulla Natività più importante a livello nazionale. Il segreto sta nell’aver puntato proprio sull’arte, senza però mortificare il “soggetto” presepe.

Dietro questo evento turistico di successo (oltre 20 mila presenze) c’è un’associazione di volontari guidata da Ennio Passero, artefice della continua crescita di valore di questa esposizione di “cose belle”, frutto di un lavoro di attenta selezione che si è andato ogni volta affinando.

 – Presidente, siete pronti? “Sì anche per il 2012 siamo riusciti a dare corpo ad una proposta turistica e culturale che offre qualcosa in più e di diverso: ogni anno, quando si chiude, c’è sempre l’apprensione che si riesca a fare di meglio, poi però il miracolo si rinnova, grazie ad un’attività di ricerca in giro per l’Italia che dura praticamente tutto l’anno”.

 – Cosa vi guida nella scelta delle opere? “La loro bellezza e capacità di ‘parlare’ direttamente ai visitatori. La nostra è una mostra di arte figurativa dove non ci sono persone a fare da guida e a spiegare: devono essere gli stessi presepi a parlare, a comunicare, ad emozionare, a generare stupore e meraviglia”.

 Quand’è che l’organizzazione capisce di aver fatto centro? “A metà novembre, quando iniziamo a ritirare i presepi: lì ci si rende conto che gli artisti aumentano ogni anno la loro considerazione per l’appuntamento massetano. Ci danno le loro opere più belle, opere che altrove sono state da sole protagoniste di un evento e che qui da noi diventano soltanto una delle 150 sparse per il paese, facendone uno scrigno di tesori”.

 – Le principali novità 2012? “Ci saranno i presepi di dieci città della ceramica, una ventina di opere in bronzo e anche dei nuovi spazi espositivi che si affacciano sulla rupe con un panorama mozzafiato. Ancora più curato il catalogo della mostra, che si svilupperà in due sezioni, una dei presepi classici e l’altra dei presepi di scultori e ceramisti”.

 Presepi oltre i presepi? “Sì, credo che sia stata questa ‘non omologazione’ a decretare il successo dell’evento massetano e a permettergli di confrontarsi ad alto livello con iniziative di città blasonate come Verona, Roma e Messina”.

Un piccolo borgo come Massa al pari di grandi città? “Non deve sorprendere: i presepi hanno sempre preferito i piccoli centri, basti pensare a San Francesco che scelse tra le tante possibilità Greccio. E poi Massa si presta in modo ideale per architettura e conformazione a fare da cornice ai presepi, con i fuochi a scaldare le sue piazzette e la musica a guidare tra i vicoli, dove da ogni vecchio fondo esce la luce di un’opera d’arte che racconta a suo modo la storia più antica e bella del mondo”.

da “iltamtam.it”