Bizantino tra IX e XV secolo

Uno studio rigoroso e innovativo, un’acuta rilettura critica del fenomeno feudale che sottrae Bisanzio all’oblio imposto da una storiografia centrata sull’occidente per ricollocarla a pieno tipolo all’interno del Medioevo europeo      


Un volume che getta nuova luce sul­la storia dell’Impero bizantino, trop­po a lungo ritenuto un inerte re­siduo della Romanità antica. Pren­­dendo in esame l’epoca che va dal IX alXV secolo, l’autrice delinea un’immagine di Bisanzio molto più vivace e complessa di quanto generalmente si creda; ne emerge il quadro di una compagine sociale e politica coinvolta in pieno dai coevi fe­no­meni che nel frattempo stanno ri­disegnando l’Eu­ropa latino-germanica. 

Concen­tran­do la sua attenzione sui legami familiari, sui vincoli di fedeltà e sull’organizzazione dei po­teri, la Pa­tla­gean mostra come sia del tutto lecito parlare di dinamiche feu­­dali anche tra i confini dello Sta­to bizantino, sgombrando così il cam­po dalla vi­sio­ne, mutuata dall’opera an­tesignana di Marc Bloch, di un Medioevo esclusivamente «figlio delle invasioni». An­che grazie al­l’ausilio di una ricchissima e variegata documentazione bi­blio­grafica, nonché di un corredo cartografico e genealogico di assoluto rilievo, ri­percorriamo nel dettaglio le tappe di una vicenda perennemente in bilico tra la conservazione di un passato prestigioso e le esigenze di un presente che impone nuovi assetti. Una memorabile lezione storiografica, uno studio essenziale per ridefinire e ampliare le categorie della storia medievale.

Recentemente mancata, Èvelyne Patlagean, docente all’università Paris X-Nanterre, ha costituito un importante punto di riferimento nel campo della storia bizantina. Ha pubblicato numerosi saggi e articoli, tra i quali ricordiamo, tradotti in italiano, Povertà ed emarginazione a Bisanzio (1986) e Santità e potere a Bisanzio (1992)

 


Autore: Èvelyne Patlagean
Edizioni Dedalo – Collana storia e civiltà 
Novembre  2009 pp. 480 
€ 26,00
www.edizionidedalo.it