Chiesa e Museo di Santa Croce

La chiesa, come la vediamo oggi, è il risultato di una serie di interventi di ampliamento. Nell´area dove sorge l´attuale edificio si trovava una piccola chiesa, forse identificabile con quella ricordata dalle fonti con il titolo di SS. Pietro e Paolo, che già esisteva nel 1295. La chiesina, almeno dai primi del Trecento, doveva fungere da oratorio per la Confraternita dei disciplinati di Santa Maria (il primo documento sulla confraternita è del 1337), che gestiva anche un ospedale. E´ questa una delle tante associazione religiose di laici che, diffuse a partire dal XIII secolo, praticavano l´autoflagellazione, condividendo in questo modo le sofferenze di Cristo. La confraternita è ricordata per la prima volta con il nome di Santa Maria e Santa Croce nel 1340. Per tutto il Quattrocento non abbiamo informazioni precise sulla chiesa, mentre notizie più dettagliate si ricavano a partire dai primi del secolo successivo. Nel 1509 viene ultimata una casa sopra la chiesa, e di lì a poco (1515-16), a spese della confraternita, verrà commissionata la Pala della Deposizione a Luca Signorelli. Un ampliamento dell´edificio si effettua nel 1556, ed a tale scopo viene comprato del terreno ed ” un muro” dai vicini frati francescani. Nella seconda metà del secolo la chiesa doveva aver raggiunto discrete dimensioni, tanto da poter contenere comodamente la grande ” mostra” d´altare in legno, opera di un intagliatore marchigiano, realizzata tra il 1611 e il 1612per accogliere la Pala del Signorelli. Tra il 1634 e il 1645 circa, con l´ultimo ampliamento e la definitiva ristrutturazione dell´edificio ad opera di Filippo Fracassini (nell´occasione viene anche acquistato dai frati il terreno dove sorgono la sacrestia ed il campanile), l´evoluzione della chiesa di Santa Croce può dirsi conclusa, se non per la facciata, dalle linee tardo-barocche, realizzata nel primo Settecento. Il Museo di Santa Croce La chiesa di Santa Croce, dopo il restauro e il ritorno ad Umbertide della ” Deposizione dalla Croce” , capolavoro del grande pittore cortonese Luca Signorelli, è stata trasformata in un museo che viene utilizzato anche come auditorium e sala convegni. Oltre alla deposizione si può ammirare, in una sala interna, un grande quadro del Pomarancio ” Madonna col Bambino in gloria tra angeli e santi” proveniente dall´attigua chiesa di San Francesco. Nel museo, dieci pannelli sistemati nella chiesa illustrano il percorso Signorelliano, il restauro della pala e la storia della chiesa stessa.

 

La “Deposizione dalla Croce” Commissionata dalla Confraternita di Santa Croce al cortonese Luca Signorelli forse ancora entro il 1515, la tavola viene terminata nel 1516, data che compare in basso a destra sulla cornice originale, inglobata successivamente nel grande complesso ligneo intagliato nel 1611-12. Realizzata in un lasso di tempo molto breve, mostra come il pittore fosse ormai a capo di una organizzata bottega, che collaborava alle numerose commesse assegnate al maestro. Il tema principale della tavola, laDeposizione dalla Croce, è qui inserito dall´artista in un contesto più ampio, quasi un piccolo ciclo che illustra i momenti salienti della Passione di Cristo. E´ probabile che tale scelta sia da riferire alla volontà della Confraternita, in seno alla quale il tema della Passione era particolarmente sentito e fatto oggetto, ad esempio in occasione delle festività pasquali, di vere rappresentazioni ” teatrali” i cui testi sono stati parzialmente tramandati. 

La lettura del dipinto può iniziare in alto a sinistra, dove le tre croci piantate sul Golgota segnano il momento della Crocifissione. Si passa poi alla scena centrale, la Deposizione, cui assistono il gruppo delle Marie, a sinistra, la Vergine già svenuta a terra, e la Maddalena, ai piedi della croce, colta nel tenero e disperato gesto di raccogliere con la mano il sangue di Cristo. Il gruppo si chiude a destra con la figura di San Giovanni, al di sopra del quale si scorge l´ultimo momento del ciclo, con il trasporto del corpo verso il sepolcro, durante il quale il Cristo, irrigidito dalla morte, viene compianto dai suoi cari. 

Per informazioni sull´orario di apertura: Tel. 075 0419239 – 075 9420147 – 075 9417099  

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