Dirigendoci a Trevi dalla SS. 3 (Flaminia) incontriamo la chiesa della Madonna delle Lacrime, della fine del Quattrocento, eretta a seguito di un evento miracoloso riferito alla effigie di una “Madonna col Bambino” che, nel 1485, fu vista lacrimare. La chiesa, ultimata nel 1522, presenta un bel portale rinascimentale eseguito tra il 1495 ed il 1498 dallo scultore veneziano Giovanni di Giampietro e, all’interno, custodisce pregevoli opere d’arte quali: un'”Epifania” del 1521 del Perugino; affreschi del 1520 dello Spagna e sette “Monumenti funebri” dei Valenti (XVI-XVII) sec.); oltre il già citato affresco della Madonna.
Dopo aver posteggiato la macchina in piazza Garibaldi, imbocchiamo via Roma dove è ubicato il Teatro del Clitunno, del XIX sec., opera dell’architetto Domenico Mollaioli, con all’interno un bel sipario dipinto da Domenico Bruschi.
Restaurato nel 1993 è stato inserito nei circuiti regionali pertanto ospita numerosi spettacoli nell’arco dell’anno. Nei pressi la chiesa di San Giovanni Decollato, di stile Neoclassico, e Casa Petrucci, elegante costruzione rinascimentale la cui facciata conserva scene graffite di carattere profano raffiguranti il “Mito di Diana e Atteone“. A questo proposito si rileva che numerosi sono gli edifici a Trevi che presentano affreschi sulle facciate, il più antico dei quali è quello che si trova sulla facciata dell’ex Convento San Bartolomeo che raffigura un'”Annunciazione“del XV sec.. Proseguendo arriviamo in piazza Mazzini dove sorge il Palazzo Comunale, del XIII sec. restaurato più volte nei secoli XV-XVII. Pregevole il portico del XV sec., un balcone del XVII sec. e le finestre rinascimentali.
A fianco del Palazzo Comunale si erge la Torre Civica (o Comunale), costruzione del XIII., coronata da beccatelli e quattro merli, provvista di una grossa campana ivi collocata nel 1522. La Torre, abbassata e restaurata nel XIV sec., è simbolo dell’antico Comune, riproposta come emblema sullo stemma di Trevi: una torre e tre falchi. Da piazza Mazzini, imboccando via San Francesco, arriviamo al Complesso Museale di San Francesco dove troviamo la chiesa e convento di S. Francesco. La chiesa di S. Francesco, del XIV sec., in stile Gotico, fu eretta per onorare il Santo che aveva predicato a Trevi nel 1213. La facciata presenta, sopra il portale una lunetta, con un affresco trecentesco mentre, l’interno, custodisce il sepolcro del XIV sec. di Giacomo Valenti: sulle pareti resti di affreschi del XIV e XV sec.; un organo monumentale del 1509 ed un Crocifisso del XIV sec., opera del Maestro del Crocifisso di Trevi.
Il Chiostro del convento annesso, presenta affreschi del 1614 di Bernardino Gagliardi. I locali dell’ex-convento ospitano, invece, il complesso museale dov’è la raccolta d’arte di San Francesco, con dipinti dal XIV al XVII sec. (da segnalare un trittico e polittico di scuola folignate, una Pala d’altare dello Spagna) ed il Museo Regionale della Civiltà dell’Olio.
 Dal complesso museale imbocchiamo la caratteristica via medioevale Carlo Amici e svoltiamo in via della Roca dove sorge la chiesa di Sant’Emiliano, del XII sec.
La chiesa romanica, più volte rimaneggiata nei secoli XV-XVIII e XIX, presenta in facciata un bel portale quattrocentesco coronato da un timpano con pregevole altorilievo effigiante “Sant’Emiliano tra i Leoni“. Di particolare pregio anche le tre absidi (facenti parte della struttura originaria del XII sec.) interessanti per le decorazioni scultoree. L’interno custodisce pregevoli opere d’arte tra cui: “Altare del Sacramento“, opera del 1522 di Rocco da  Vicenza, un crocifisso ligneo del XV sec., un Fonte Battesimale del XV sec. (portato qui nel 1969), le spoglie di Sant’Emiliano, qui traslate da Spoleto nel 1935, una statua lignea del Santo titolare, del XVII sec., mentre un’altra statua del Santo, del 1750 opera di Pietro Epifani, viene esposta solo il 28 gennaio, in occasione della festività onomastica.
Di fronte la chiesa di S. Emiliano si trova Palazzo Lucarini, uno dei più prestigiosi di Trevi, sede del Trevi Flash Art Museum, dove sono ospitate mostre periodiche di arte contemporanea di livello internazionale. Raggiungendo via Dogali troviamo il Portico del Mostaccio, una delle antiche porte della primitiva cerchia di mura romane e proseguendo per via Tiberio Natalucci, da vedere Palazzo Natalucci, dalle caratteristiche porte arabe. Dirigendoci verso la cinta muraria usciamo da Porta del Cieco (una delle antiche porte medioevali, le altre sono: Porta del Bruscito, Porta Nuova, Porta della Strada Nuova e Porta di San Fabiano) e percorrendo via delle Fonti passiamo davanti a Villa Fabri; quindi ritorniamo, a piazza Garibaldi. Da qui, imboccando viale Ciuffelli e poi via San Martino incontriamo prima la Cappella di S. Girolamo, splendidamente affrescata dallo Spagna e da Tiberio di Assisi, e adiacente, la chiesa di S. Martino con l’annesso convento. Ubicata in posizione panoramica, la chiesa, del XIV sec., reca nel portale una pittura a fresco di Tiberio di Assisi: all’interno opere di Pierantonio Mezzastris e dello Spacca. Spostandoci dalla parte opposta della cittadina (via delle Fonti, Porta del Cielo, via delle Mura e via della Piaggia Nuova) giungiamo alla chiesa del Crocifisso che custodisce affreschi dello Spacca; quindi il convento di S. Chiara e adiacente la chiesa di Santa Croce (di arte contemporanea) che custodisce una tela di Lazzaro Baldi. Poco distante uno dei più bei palazzi rinascimentali presenti a Trevi: Palazzo Valenti (proprietà privata) che conserva una delle più antiche raccolte archeologiche dell’Umbria.