Boldrino Paneri, fierissimo condottiero, dalla vittoria sempre coronato, fausto agli amici, infausto ai nemici. Due metri e dieci per centotrenta chili, capitano di ventura, feroce e spietato, di basso lignaggio portato dal proprio valore ai Supremi comandi dell’armi si rese formidabile ai Nemici, giocando agli amici e di tanta autorità, ed estimazione presso tutti. Fu Boldrino onesto, osservatore delle Leggi, pronto a soccorrere i buoni, tutto amor per la Patria, e devotissimo al Ponteficie. Invasa Perugia, appena assunto al Pontificato Gregorio XI° nel 1370, dalla scorreria de Barbari che devastavano le Campagne, e deploravano la Città, avvisato Boldrino, si staccò dalla Marca (Marche), e corse a porre argine all’impetuoso torrente che inondava di miserie il proprio Paese, e con una Squadra di valorosi personaggi panicalesi, si avvanzò verso il piano di San Mariano in faccia al Nemico. Lungo ed ostinato fu il contrasto, ed accanita la Battaglia con molta effusione di sangue, ed infine rotti, e sbaragliati i Nemici, non potendo questi più oltre sostenergli, si diedero fuga precipitosa, ma inseguiti dai vincitori, alcuni rimasero uccisi, ed altri col beneficio della notte posero in salvo la vita, lasciando in preda de vincitori ciò che avean con tanti saccheggi accumulato. Altra volta poi presso la città di Cortona, appena i Nemici di Boldrino conobbero il suo arrivo precipitosamente si dettero alla fuga. Due volte liberò Boldrino le campagne dalla devastazione, due volte l’augusta Città di Perugia. Festeggiata dai Perugini la riportata vittoria, con lietissime acclamazioni, corse la Nobiltà ad incontrare il valoroso Trionfante, la Città riconoscente per tanti benefizj nel chieder di esser ricevuta sotto la protezione di tanto Illustre, elargì al Valoroso Generale molti premj, e 670 Fiorini di Oro, decorando Panicale Patria di Boldrino di Privilegj, e col donativo del proprio Stemma concedendogli quel Grifo che dal valore di un suo Patrizio fu preservato dalle Mani rapaci. Vacata la Santa Sede nel 1378 per morte di Gregorio XI°, e canonicamente eletto a successore Urbano VI° fu contrariata tale elezione, e gli Elettori Francesi, scorgendo deluse le Speranze di riportare la Sede in Avignone, resero sospetta la validità dell’Elezione, come seguita per violenza del Popolo, e crearono Clemente VII° Antipapa, lo che diè motivo a gravi inquietudini tra i due partiti, ma poi fu nel generale riconosciuto legittimo il primo, intruso l’altro. Urbano per sostenersi contro Clemente ricorse a Boldrino di Panicale che guerreggiava per le Marche, e creatolo Generale della sua Armata, col suo valore, e destrezza frenò l’audacia dell’intruso Clemente. Per il che dal legittimo Ponteficie fu largamente rimunerato. Boldrino operò moltissime gloriose imprese in favore dell’Arcivescovo di Milano contro la repubblica di Venezia, in favore de Fiorentini contro Giovanni Re di Boemia. Finalmente combattendo nel Piceno, e divenuto padrone della Marca Anconitana con dimostrazione di Amicizia invitato dal Marchese Tomacelli ad una Ricreazione in Macerata con enormissimo tradimento dai suoi sicari fu quivi nel 3 Giugno 1391 barbaramente fatto morire.
I Soldati di Boldrino per questo iniquissimo fatto piombarono addosso ai traditori Maceratesi, rovesciando e svenando chiunque si abbatteva sotto il bollore della loro vendetta, ed urlando, ed uccidendo dimandavano la persona del Tomacelli, e il Cadavere del Generale. Dopo petizioni caldissime di aggiustamento, interessando la Persona del Marchese come Direttore Supremo di quella Provincia, e come stretto congiunto del Papa, si ritirarono gli Orfani Soldati con la Consegna del Cadavere, e con lo sborzo di dodicimila fiorini di oro, e così Macerata con l’oro, e col sangue pagò la pena del proprio Delitto. E quì ebbe termine la vita di Boldrino, ma non la sua fama. I Soldati credendo non trovarsi Soggetto degno al rimpiazzo del loro Comando, seco trasportarono la salma di Boldrino imbalsamata, collocarono l’Arca sotto l’antico Padiglione, e rinnovando le promesse della obbedienza dovuta alla sua sovranità, destinarono un corpo di Guardia sempre vigilante alla conservazione di questa, accompagnato da Trombetti, e Stendardi Militari. E così come un oracolo fu anche dopo morte Boldrino per tre anni del suo esercito, vendicatore acerrimo de suoi Nemici, e sempre vincitore glorioso.

 
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