Provincia:
Terni
Comprensorio: Amerino
Nome abitanti: Lugnanesi
Comune
www.comunedilugnano.it
 

 

 

Nel periodo romano fu certamente uno dei centri preminenti del cosiddetto “Agro Amerino-Romano”, che si estendeva, presumibilmente, dalla via Amerina fino a Guardea (Guardia Tiberis). Tutto ciò risulta documentato da scoperte archeologiche (resti di ville rustiche romane) e dalla letteratura del tempo (Plinio il Giovane).
Sulle origini di Lugnano sono state fatte varie ipotesi, non esistendo nessuna documentazione certa.
Non è convincente l’ipotesi che sia sorta in seguito alla distruzione di Castrum Luchiani (Castello di Lugnano) ad opera dei Goti o degli Ostrogoti, poichè tale castello era ancora esistente nel 1300. Più verosimile invece è un’altra ipotesi, che nasce dall’analisi scientifica degli scavi della villa romana di Poggio Gramingnano:villa rustica del II sec. a.C., fu trasformata nel IV o V secolo d.C. in cimitero di bambini, quarantadue circa, prematuri o neonati, morti nel giro di un mese, il cui numero fa presupporre una popolazione di circa 1800-2000 abitanti. Questa morte è fatta risalire ad una malattia conosciuta all’epoca con il nome di “malaria”, per la quale era noto il rimedio presso i Romani (Varrone): costruire la propria casa su alture ventilate.
Gli abitanti della Valle del Tevere e delle ville rustiche sorte sulle colline sovrastanti il Tevere, zona paludosa e mefitica, costruirono quindi Lugnano o Luniano su di un colle, probabilmente denominato Lucus Jani (Bosco di Gian): Giano brifonte, il cui corrispondente femminile è la Luna.


Anche nell’Alto e Basso Medioevo Lugnano presenta uno sviluppo piuttosto singolare diventa Comune molto presto, intorno al Mille e forse anche prima. Non è fondata la sua costituzione in feudo, attribuita ai Farolfo, Montefeltro o altri, sembra pituttosto che la Terra di Lugnano, sia sempre stata direttamente dipendente dal Ducato Romano. Il nome ” Terra ” esclude il concetto di “Castrum”, proprio dei possedimenti dei singoli signori. Le norme statutarie del 1508, che confermano una perfetta conformità alle regole del “Municipio Romano” e che sono la raccolta di norme stuatutarie precedenti, costituiscono una prova di quanto sopra descritto. La “Terra di Lugnano ” quindi fu sempre parte del Patrimonio di San Pietro, cui dipendevano Guardea, Attigliano, Poggio ed altri centri. Da questo stato di cose nacque il saldo legame politico-militare tra la ” Terra di Lugnano “, Orvieto ed i Castelli posti oltre il Tevere. Governata inseguito per lunghi anni dai Farnese, fece poi parte della Repubblica Romana e, dopo la Restaurazione (1814), tornò definitivamente sotto lo Stato Pontificio, fino alla sua annessione al Regno d’Italia nel 1860. Il nucleo del Comune è costituito dal centro storico, ancora all’interno della cinta, completato dalle torri che racchiudevano, e racchiudono tutt’oggi, la medievale “Terra di Lugnano”, talmente fiorente all’epoca da potersi fregiare del titolo di Città della Teverina. Da lontano la cittadina è dominata dalla grossa mole del Palazzo Pennone o Palazzo FarneseRidolfi. Bisogna addentrarsi nel borgo per scoprire ed apprezzare l’atmosfera di questa città, è bene farlo a piedi, entrando dalla Porta Medioevale che, con la semplice meraltura, ricorda l’esistenza del Castello e del libero Comune del XIV secolo: sulla porta è visibile lo stemma di Pio II Piccolomini.
Percorrendo una caratteristica via ellittica, che porta nel cuore di Lugnano, arriviamo a Palazzo Pennone. L’edificio a pianta rettangolare fu progettato da un architetto che non ci è dato conoscere, è curiosamente tagliato in due dalla Galleria Pennone e si articola su tre piani.
Adibito inizialmente a complesso monastico, divenne successivamente proprietà della famiglia Vannicelli della quale si conserva sopra il pozzo uno stemma in ferro battuto. Fino al XVIII secolo è stato dimora del Governatore , vicario della Sede Apostolica, quindi granaio, mulino, centro di allevamento di bachi da seta. Recentemente ristrutturato, oggi è sede del Comune .
Alla mole imponente del palazzo fa fronte la grazia della chiesa di S. Maria Assunta, gioiello di stile romanico dell’ XI o XII secolo. Edificata su di una costruzione del IX sec., presenta una facciata che consta di un pronao a cinque colonne, sulla quale sono raffigurate le effigi dei potenti del tempo: le famiglie Liviani e Orsini . La volta, sorretta da costoloni, è aperta lateralmente e, sopra i cinque archi, sono visibili metope raffiguranti i quattro Evangelisti ed alcuni elementi musivi dei fratelli Cosmati.Nella parte alta un grande rosone a doppia ruota in classico stile Umbro; l’interno, a tre navate, è ricco di colonne e capitelli variamente decorati. Il pavimento, in stile Alessandrino-Cosmatesco , è a mosaico. La cripta, preceduta da un’originale “Schola Cantorum”, custodisce un crocifisso in alabastro del XVI sec. a cui vengono attribuiti poteri miracolosi. La chiesa custodisce inotlre pregevoli opere d’arte tra le quali: un trittico di Niccolò Alunno, una “Crocefissione” di scuola Giottesca e, nella cappella, una “Decollazione” di San Giovanni Battista , opera di Livio Agresti del 1571.
Proseguendo, in piazza della Rocca, si trova il palazzo ottocentesco dei conti Bufalari ed uscendo per via della Palombara si giunge a Torre Palombara sulla quale è visibile una bianca colomba in pietra a ricordo di uno scampato pericolo dei Lugnanesi, avvertiti dell’avvicinarsi del nemico dal volo delle colombe.
Passeggiando nel centro storico di Lugnano è tutto un susseguirsi di vicoli stretti, archi e antichi palazzi che fanno di questo centro un vero gioello, sicuramente oggi ancora poco conosciuto ed apprezzato. Da vedere nei dintorni: il Convento di San Francesco, sorto nel 1228-1229 nello stesso luogo dove nel 1212 il Santo aveva predicato e compiuto un miracolo. Nella chiesa si può ammirare l’affresco che ricorda il miracolo. Il Convento di S.Antonio o dei Cappuccini, immerso in un meraviglioso boschetto di cerri, fu costruito con opere volontarie degli abitanti di Lugnano, su interessamento del Comune nel 1579. Qui, San Giuseppe da Leonessa consumò la sua penitenza.Il complesso oggi è proprietà privata. La Villa Romana di Poggio Gramignano e l’ Antiquarium. Gli scavi di questa villa rustica romana sono iniziati nel 1988. Da tali lavori è sorto l'”Antiquarium” collocato provvisoriamente in una sala del Comune, che raccoglie reperti dai quali è forse possibile risalire all’origine di Lugnano. Numerosi altri siti archeologici, presenti nel territorio, attendono ancora di essere riportati alla luce e senz’altro non mancheranno di riservarci altre soprese.