Fin dal 500 d.C., il verde paesaggio umbro, con i suoi dolci declivi e le sue limpide acque, diventa il centro di una forte spiritualità e religiosità: se nel VI secolo, il monachesimo benedettino ispirò la vita politica, sociale ed economica non solo umbra, ma nazionale ed europea, nel XIII secolo, il nuovo fervore mistico trova la sua massima espressione nel francescanesimo.
Oltre questi due grandi ordini monastici, l'Umbria fu il crocevia di molti altri, tra cui i Mendicanti, i Domenicani, i Servi di Maria, gli Agostiniani, i Disciplinati.
Numerosi furono anche gli uomini e le donne di fede che nacquero e vissero in questa terra: S. Valentino (III sec.), S. Benedetto e S. Scolastica da Norcia (VI sec.), S. Ubaldo (1084-1160), S. Francesco (1181-1226) e S. Chiara di Assisi (1193-1253), Beata Angela da Foligno (1248-1309), S. Chiara da Montefalco (1268-1308), S. Rita da Cascia (1381-1456) e altri ancora (Beato Egidio, Santa Margherita da Cortona, Beata Giovanna da Orvieto, Beata Margherita da Città di Castello, Beato Angelo), le cui qualità morali e dogmatiche hanno assunto un ruolo fondamentale nella storia religiosa dell'Umbria e non solo.

Ma non vanno dimenticati quei movimenti che, pur ponendosi spesso ai margini dell'ortodossia cattolica, furono ugualmente espressione di un forte movimento religioso. La nascita e l'insediamento di questi ordini portò alla costruzione di numerosi monasteri, abbazie e cattedrali, ricchi di storia ed arte, alcuni dei quali, per la loro bellezza e grandiosità, incisero grandemente sulla stessa configurazione del territorio e che, nel tempo, sono diventati importanti centri devozionali.