Provincia:
Perugia
Comprensorio: Trasimeno
Nome abitanti: Passignanesi
Comune
www.passignanosultrasimeno.org
 

 

Forse già abitato in epoca preistorica, Passignano, dopo il V sec. a.C., vide gli Etruschi subentrare agli Umbri e, ampliatosi, l’antico Passnianum (cioè luogo del passo o del valico) costituì appunto l’unica via di comunicazione tra il nord ed il  centro Italia. Di qui passarono i Galli di Brenno nel 387 a.C. per andare a mettere a sacco Roma; qui si appostò Annibale nel 217 a.C. per distruggere le legioni romane di Caio Flaminio, in ritirata dopo la Battaglia del Trasimeno. Sempre qui Goti, Longobardi e Bizantini lottarono aspramente per contendersi il dominio di questo importante tratto di costa lagunare che molto somiglia alle coste marine, data l’estensione del lago. Nel 917, Passignano fu concessa da Berengario in feudo al marchese Uguccione del Monte. Assoggettata a Perugia, fu ampiamente fortificata da questa per costituire un solido baluardo contro la nemica città di Chiusi e fu punto di partenza per i Perugini per  ampliare i loro confini.
Coinvolta nella guerra tra Perugia, Arezzo e Firenze, Passignano fu più volte distrutta e nel 1428 fu teatro dello scontro fra gli Oddi e i Della Corgna. Una vera e propria faida che continuerà a Perugia con l’eliminazione degli Oddi da parte dei Baglioni. Nel 1522 la cittadina venne attaccata e distrutta dall’esercito di Giovanni dalle Bande Nere e nel 1527 dall’esercito della Lega. Nel 1643 ceduta dai Della Corgna al Granduca  di Toscana, entrò nell’anonimato, dubendo un lento degrado fino all’avvento di Napoleone Bonaparte, quando rivestì una considerevole importanza amministrativa quale sede del Dipartimento del Trasimeno, estendendo la propria giurisdizione ai Comuni limitrofi ad eccezione di Castiglion del Lago. Dopo la parentesi Napoleonica, Passignano, continuò a condurre la sua vita da “borgo di pescatori“, ma nel 1865 l’apertura della ferrovia Firenze-Perugia e nel 1907 l’inaugurazione, con la Regina Margherita di Savoia, della Prima Società di Navigazione del Trasimeno (che iniziò ad assicurare i collegamenti con gli altri centri del lago e le isole Maggiore e Polvese) costituirono le solide premesse per far diventare la cittadina quello che è ancor oggi: un’apprezzata stazione di villeggiatura ed un noto centro balneare. A partire dal 1916 sino al 1922, Passignano ospitò la Prima Scuola di Pilotaggio per Idrovolanti del Regio Esercito Italiano, dove si laurearono la maggior parte dei piloti protagonisti della storica “Trasvolata dell’Atlantico” fu duramente bombardata, soprattutto nel 1944. Ancor oggi a Passignano sorge l’importante complesso della S.A.I. (Società Areonautica Italiana), fonte di lavoro per numerosi abitanti.
Ancor oggi le mura cingono il nucleo storico della cittadina che ha conservato il suo aspetto medioevale e su cui dominano gli imponenti resti della Rocca. Di probabile origine longobarda, edificata tra il V e il VI sec., conserva ancora lunghi tratti di mura, la Torre triangolare con un orologio (oggi Torre dell’Orologio) ed i resti di bastioni rotondi. Nei pressi, la chiesa di San Bernardino, dalla tipica facciata umbra in pietra arenaria, del XV sec. e poco distante, l’Oratorio del SS. Sacramento. Percorrendo la stretta via detta un tempo “di Valle” si giunge all’Oratorio di San Rocco, del XVI sec., con la facciata caratterizzata da un doppio portalino in arenaria. Attiguo al cimitero civico, su un colle, la bella chiesa di San Cristoforo, edificata prima del XI sec. E’ caratterizzata sulla facciata da una formella di ceramica derutese del XV sec. effigiante San Cristoforo; all’interno custodisce cicli di affreschi di scuola umbra del XI-XV sec.. Negli immediati paraggi di Passignano da vedere la rinascimentale chiesa della Madonna dell’Ulivo, santuario che si presenta con una facciata ed una porta in pietra serena e custodisce  all’interno un’ acquasantiera in marmo del 1602, opera di Ascanio da Cortona; dipinti di Virgilio Nucci e Salvo Salvini ed un affresco attribuito a Giovan Battista Caporali.
Ad est di Passignano nei pressi dell’abitato, altre due chiese: la chiesa di San Vito, del XII sec., con una torre campanaria di probabile origine bizantina, e la chiesa di San Donato, del XI sec., con un bel campanile a vela