La “Corsa all’Anello” di Narni nasce verso la prima metà del 1300 in onore del Santo Patrono Giovenale. Nel giorno in cui a Narni si riunivano le autorità, religiose e comunali, i rappresentanti dei Castelli sottoposti alla giurisdizione della città per celebrare la gloria del Santo Patrono, il Comune organizzava manifestazioni e gare varie esaltando così l’abilità dei giovani narnesi che dimostravano la loro preparazione nella difesa della città contro chiunque attentasse alla sua libertà.

Tre giorni prima della festa del patrono, il “Dominus Vicarius” faceva leggere il “Bando” con il quale si invitavano i giovani dei vari Terzieri cittadini a gareggiare e tutto il popolo a festeggiare in onore di San Giovenale. Dopo aver reso omaggio nella Cattedrale alle spoglie del Santo, il popolo si radunava nella Piazza dei Priori, da dove partivano a turno ed in ordine d’importanza i Cavalieri dei Terzieri lanciandosi al galoppo verso l’anello cercando di infilarlo con la lancia. L’anello era posto all’inizio della Via Maggiore (oggi Via Garibaldi) ed era tenuto ad una certa altezza dal suolo da due tenui cordicelle tirate tra gli opposti caseggiati. Ricalcando la tradizione ormai consolidata nel tempo, tutti gli anni, nella seconda Domenica di Maggio, Narni rivive giornate dove, al folklore di una sfilata di costumi che non sfigurerebbero in una scena teatrale o in un film storico, si aggiunge il clima rovente di una tenzone equestre che non è seconda a nessun’altra rievocazione storica.

L’avvenimento coinvolge tutta la città, ancora oggi agglomerato medievale arroccato, saldamente e con tenacia ardita, su di un monte ricco di verde e di strapiombi dove l’occhio ha difficoltà a saziarsi in quanto offre la natura e la storia del luogo. Per dieci giorni, tra manifestazioni varie e cortei, la gente si riunisce in locande o taverne quasi a prepararsi con l’animo e la mente all’apoteosi finale: una corsa veloce e misurata nella precisione che un gruppo di cavalieri arditi affronta, perché un Terziere alla fine debba prevalere sugli altri conquistando l’anello d’argento.


Il Bando

Già nel 1300 i banditori invitavano, per i tre giorni precedenti la festa del Patrono, i giovani cavalieri narnesi a correre l’Anello d’argento ed il Palio di seta preziosa. Il rito si rinnova. Il Banditore a cavallo per le vie cittadine, annunciato da tamburi e chiarine, ricorda ai cittadini che la festa è iniziata: al suo passaggio le stradine si colorano di drappi e bandiere e le taverne sono già pronte ad offrire i piatti della tradizione locale.

“Madonne, cavalieri et lo populo tucto…
Dalla civitade, et dallo contado, advenite, allo terzo jorno de maggio,
pe’ lo levar dello sole alli riti, et alli giochi, in honore dello sancto patrone Juvenale.
In leale tenzone scendano, nello campo delli giochi, li habil cavalieri di Mezule, Fraporta, Santa Maria per la conquista dello hambito palio, simbolo de forza et e maestria, nello modo che, lo terziere tucto dello vincitore, ne
vanti gloria per d l’anno intero. Che lo populo tucto esponga, dalle logge et dalle finestre, li simboli e sli stendardi delli terzieri e che millanta fochi enalluminino la nocte, che et li monti et lo piano dello intorno della nostra civitade vedano splendere nuovamente la superbia Narnia”

 Terzieri

Mezule
Comprende la parte alta della città, cioè l’abitato intorno alle chiese di S.Margherita e dei SS. Filippo e Giacomo. I colori del suo vessillo erano bianco e nero con una torre effigiata sulla zona bianca.

 

Fraporta
Comprende la parte dell’abitato oltre la Porta Superiore ora “arco del Vescovo” e si estendeva verso la parte nord-est, forse fino alla porta inferior verso via Gattamelata. Il suo vessillo e il suo scudo avevano i colori rosso/blu con torre bianca in campo blu.

 

S. Maria
Comprende la parte dell’abitato che si trova intorno alla chiesa di S.Maria Maggiore, l’antica Cattedrale della città (S. Domenico).  I suoi colori erano l’arancione e il viola con effigiata la chiesa e il campanile in campo arancione.

La Gara

La Gara, in origine si svolgeva nella Platea Maior, l’attuale Piazza dei Priori. Consisteva nell’infilare con la lancia un anello sospeso ad una certa altezza e trattenuto da due fili. Nella moderna corsa all’anello i terzieri di Mezule, Fraporta e Santa Maria scendono in campo ciascuno con tre cavalli e rispettivi cavalieri. Questi si affrontano su di un circuito ellissoidale le cui misure sono le seguenti: lunghezza di ciascun rettilineo metri 57, larghezza della corsia metri 4; raggio di curvatura interna metri 20. Due cavalieri alla volta si affrontano partendo da due stalli  (collocati al centro del campo) e, come in una gara di inseguimento, percorrono il tracciato per una volta e mezza.
E’ concesso, ai cavalieri che si apprestano alla partenza, l’aiuto di due palafrenieri, ai quali è fatto assoluto divieto di incitare il cavallo. Tale infrazione sarà penalizzata con 15 punti. Al centro dei due rettilinei sono posti i due porta anelli, dai quali i cavalieri devono infilare con una lancia della lunghezza di metri 2,80, un anello del diametro di cm. 8. Naturalmente vince chi arrivando primo al terzo anello, tramite un congegno elettrico fa cadere l’anello dell’altro cavaliere. Per decretare uno dei tre Terzieri saranno necessarie tre tornate; al termine della gara i tre cavalieri vincitori di ciascun gruppo di tornate, disputeranno un ulteriore gara per aggiudicarsi Miglior Cavaliere in campo.
Il percorso è delimitato da bandiere disposte lungo tutto il tracciato. L’abbattimento di una di esse comporta cinque punti di penalità se colpita all’esterno e quindici se all’interno. L’uscita di pista del cavallone comporta l’eliminazione, come anche la perdita della lancia e la separazione tra cavallo e cavaliere per caduta. Il terziere vincitore riceverà l’anello d’argento che custodirà per un anno. Per dirimere qualsiasi controversia e per la proclamazione dei risultati un apposito giudice unico regolare la Corsa: esso è inappellabile. La vittoria nella Corsa all’Anello dà diritto al Terziere vincitore di aprire il Corteo che torna nelle sedi ed anche quello Storico dell’anno successivo.

PER INFORMAZIONI:
Ente Corsa all’Anello
Via Garibaldi, 2
Tel e Fax: 0744/726233

Pro Loco
Piazza dei Priori, 3
Tel. 0744/715362
Come si raggiunge:
In auto: percorrendo la A1 (uscita Orte) e quindi il raccordo Terni-Orte, oppure attraverso la antica Via Flaminia, o tramite la E45 da Perugia.

In treno: lungo la linea ANCONA-ROMA, fermata alla stazione NARNI-AMELIA.

Immagini e risorse: www.corsallanello.it
Per ulteriori informazioni visitare il sito:/www.comune.narni.tr.it/corsaanello/homecorsa.htm