Il museo Ornitologico di Pietralunga

  

All’interno dell’oasi naturalistica di Candeleto, a Pietralunga, si trova il Museo Ornitologico “Silvio Bambini”, dal nome del suo ideatore. 

Trecentoventuno  esemplari tra rapaci, mammiferi, uccelli acquatici, passeracei ed altre specie di grande interesse faunistico. In più, due laboratori didattici: uno sull’aria e il volo, l’altro sul bosco e i suoi abitanti.

Da un accordo tra il Comune di Pietralunga, il Corpo forestale dello Stato, la Comunità montana Alto Tevere Umbro e laRegione Umbria, è nato il Museo ornitologico naturalistico di Pietralunga.

Il Museo trae origine dalle collezioni di Silvio Bambini, appassionato collezionista di Città di Castello, che risalgono agli anni Settanta. Rappresentano senz’altro una buona introduzione alla conoscenza della fauna della zona compresa tra Città di Castello e San Giustino. Questa ricca collezione di uccelli e di mammiferi rappresenta un importante punto di riferimento per tutti coloro che voglio avvicinarsi o approfondire le proprie conoscenze intorno al patrimonio faunistico locale. 

L’ampia varietà di specie in mostra, consente di avere un quadro esauriente sulla biodiversità di un comprensorio e di una regione di notevole interesse naturalistico.

La valorizzazione della raccolta se opportunamente attuata potrebbe condurre allo sviluppo in tempi brevi di un vero proprio Centro di Documentazione Naturalistica dell’Alto Tevere Umbro, che sul modello di quelli già esistenti in altre realtà italiane ed europee, andrebbe a costituire una importante tappa di eventuali interessanti e originali percorsi culturali da integrare con altre realtà già presenti sul territorio quali: la raccolta di vertebrati fossili del Quaternario tifernate (conservata presso la Biblioteca Comunale di Città di Castello), la collezione malacologica Bini (MALAKOS in mostra presso Pinacoteca Comunale di Città di Castello), l’osservatorio astronomico di Corlo, “il museo etnografico il tamburo parlante” di Montone, il parco-giardino della Montesca ed anche il museo della civiltà contadina e delle tradizioni popolari di villa Capelletti.