L’archeologa Beatrix Nutz, responsabile della ricerca sui tessuti, ha dato la notizia clamorosa: “Ora si deve riscrivere la storia” almeno la storia degli indumenti intimi femminili e maschili, dato che la storia della moda diceva finora che le donne prima dell’ Ottocento indossassero solo una sottoveste di lino, mentre nell’antichità, le donne greche avrebbero utilizzato delle fasce di stoffa. Le coppe del reggiseno sono sempre state ritenute un’ invenzione moderna. La rivelazione sensazionale arriva da un castello a Lengberg nel Tirolo dell’est, dove sono stati ritrovati quattro reggiseni ed un paio di mutande, oltre a tanti altri oggetti (monete, carte da gioco, bicchieri, ceramiche, ecc.). L’archeologa ha inoltre specificato: ” I reggiseni di lino sono ancora in buono stato e mi ha stupito subito soprattutto la forma della coppa.” Per avere certezza del periodo a cui risalivano i tessuti, sono stati mandati al Politecnico Federale di Zurigo, dove è stato confermato che questi capi intimi sono stati indossati tra il 1440 e il 1485″. Da non sottovalutare, però, la scoperta delle mutande: a prima vista un modello femminile piuttosto “sexy”, erano invece un capo maschile. Beatrix Nutz specifica che ” Le donne a quell’epoca non indossavano mutande o pantaloni perchè era considerato un segno e un simbolo di potere.”