Ai giorni nostri Assisi già da lontano al visitatore appare con una molteplicità di chiese, case e campanili, ancora cinta nella cerchia delle antiche muramedioevali, e su cui domina la Rocca Maggiore, antica fortezza che, con sue torri e gli imponenti bastioni sembra voler proteggere ancora la città. Luogo di pellegrinaggio del mondo cristiano, dominata dalle figure di San Francesco e Santa Chiara, la città è un importantissimo polo artistico e culturale, oltre che religioso, dove ogni anno confluiscono pellegrini eturisti da tutte le parti del mondo. Camminando per le sue strade lastricate in pietra, come le mura delle abitazioni, realizzate in pietra bianca e rossa del monte Subasio, in un susseguirsi ininterrotto di salite e discese, di paesaggi incantati costituiti da panorami improvvisi, che si aprono dalle viuzze sulla vallata anche il il visitatore più scettico avverte che San Francesco non poteva che nascere ad Assisi. Alla Basilica di San Francesco vi si accede da Piazza Inferiore San Francesco, una grande e suggestiva piazza circondata da bassi portici del XV sec.. Questo grandioso ed imponente edificio, iniziato nel 1228,due anni dopo la morte del Santo, e concluso nel 1230 (anno in cui ne fu traslata la salma), è annoverato tra i luoghi santi più celebri della cristianità. Interessata dal sisma del 1997, che ha colpito una piccola parte dell’ Umbria, ha subito danni che per fortuna non sono risultati irreparabili, tranne che per un tratto di affreschi delle volte della Basilica Superiore. La Basilica è costituita dalla sovrapposizione di due chiese: l’Inferiore e la Superiore accanto alle quali sorge un grande campanile romanico alleggerito con trifore, bifore egrandi arcate. Il progetto della Basilica si ritiene essere opera di Frate Elia, assunto a vicario generale dell’Ordine Francescano dopo la morte di San Francesco. Alla Basilica Inferiore si accede attraverso un portale gemello gotico, sormontato da tre rosoni, sempre in stile gotico, e da un portico costruito nel XV sec. . L’interno della Basilica, ad una sola navata, divisa in cinque campate, immerso nella penombra.
 

Lasciando alle spalle la bella facciata gotica della Basilica Superiore, caratterizzata da un grande rosone e da un portale gemello, ci inoltriamo nella città medioevale, percorrendo via San Francesco fino ad arrivare alla piazza del Comune tre metri sotto la quale si può percorrere il Foro Romano a cui si accede attraverso la cripta di S. Nicolò ed il museo Civico. In Piazza del Comune, sul lato settentrionale, sorgono: il Palazzo del Capitano del Popolo del sec. XIII, affiancato dalla bella Torre del Popolo iniziata nel secondo decennio del 1200 ed ultimata nel 1305 e, sulla quale, nel 1926 fu collocata la Campana delle Laudi. Il Tempio di Minerva, attiguo alla Torre del Popolo, è una superba testimonianza di edificio del I sec. a.C. riconvertito poi, nel XVI sec., in quella che è la chiesa di S. Maria sopra Minerva, sul lato meridionale della piazza vi è il Palazzo dei Priori, composto da quattro corpi di fabbrica di epoche diverse costruito tra il XIII e i, XV sec., oggi sede del Comune e dellaPinacoteca Comunale. 
 
Percorrendo via S. Rufino raggiungiamo la Piazza omonima ove sorge la Cattedrale, dedicata a San Rufino vescovo, martirizzato nel III sec.. La bellissima facciata romanica presenta tre portali    che corrispondono alle tre navate interne, tre splendidi rosoni, posti in simmetria con i portali, ed un timpano triangolare con un grande arco gotico costruito verso la fine del Duecento. A fianco si eleva un massiccio campanile in pietra, edificato sui resti di una cisterna romana, ornato di bifore ed archi ciechi. L’interno, come detto, è a tre navate ed è stato restaurato nel XVI sec.. Entrando sulla navata di destra si trova l’antica fonte battesimale, dove furono battezzati San Francesco, Santa Chiara, S.Agnese, S.Gabriele dell’Addolorata, e, nel 1197, il futuro imperatore Federico II di Svevia.    
Annesso alla chiesa vi è il Museo della Cattedrale. Sulla piazza di S. Rufino da notare a destra anche un palazzo medioevale, ritenuto la casa paterna di S. Chiara. Raggiungendo Piazza Santa Chiara ci troviamo di fronte laBasilica di Santa Chiara, notevole esempio di architettura gotica italiana del XIII sec. iniziata nel 1257 e consacrata nel 1265.
L’esterno è caratterizzato da tre grandi archi del XIV sec. poggianti sulla fiancata sinistra, da una semplice 
facciata con un portale a tutto sesto affiancato da due leoni e sovrastato da uno splendido rosone e da uno 
slanciato campanile con cuspide. L’interno, ad una navata, conserva nell’abside una “Croce”, dipinta su tavola, della scuola di Giunta Pisano e, nel transetto destro una tavola del Maestro di Santa Chiara, raffigurante Santa Chiara e otto sequenze della sua vita. Scendendo nella cripta del XIX sec. in un’ urna di vetro, sono custoditi i resti mortali della Santa. Nella navata di destra, una porta ci conduce all’annessa cappella di San Giorgio, restaurata pochi anni fa, dove sono custoditi: le reliquie di San Francesco e Santa Chiara e il Crocefisso che, secondo la tradizione avrebbe parlato a San Francesco nella chiesa di San Damiano
L’imponente edificio che affianca la Basilica è il Protomonastero delle Clarisse. Concludiamo il nostro giro dentro Assisi con una visita alla chiesa di San Pietro, elegante edificio del XIII sec. in stile romanico. La chiesa, edificata su un preesistente edificio di culto, presenta una bella facciata con tre portali (quello centrale più grande) con tre stupendi rosoni posti nella verticale dei portali ed un elegante campanile posto in prossimità dell’abside; l’interno, a tre navate con presbiterio rialzato, custodisce affreschi del XIV sec. Assisi è denominata dall’imponente Rocca Maggiore, raggiungibile da Porta Perlici (vicino i resti dell’Anfiteatro romano) e dalle cui mura si godi un bellissimo panorama sulla Valle Umbra. Costruita ancor prima della conquista longobarda, la Rocca ospitò per diversi anni Federico II di Svevia e il duca Corrado di Lutzen, suo precettore, ma nel 1198 una sommossa popolare cacciò il duca e demolì la Rocca. Ricostruita nel 1367 per volere del Legato Pontificio cardinale Egidio Albornoz, fu ulteriormente fortificata su progetto di Ugolino di Montemarte. In seguito i pontefici, Pio II e Paolo III ampliarono le fortificazioni della Rocca Minore che un tempo era collegata, attraverso stretti passaggi, alla Rocca Maggiore.