Provincia:
Perugia
Comprensorio: Tuderte
Nome abitanti: Marscianesi
Comune
www.comune.marsciano.pg.it
 

 


 

II suo territorio già in epoca etrusca fu crocevia di transito. Numerosi reperti di quel periodo, rinvenuti nel suo territorio, stanno a testimoniare gli insediamenti di queste antiche genti. A San Valentino, in voc. Ranocchia, nel 1904 sono stati rinvenuti i famosi Tripodi Loeb del 500 a.C. (statuette in bronzo raffiguranti dei leoni e la scena di un cavaliere alato), oggi conservati al museo dì Monaco, in Germania; a Cerqueto, nel 1834, delle urne cinerarie della famiglia Rustenia; a S. Biagio della Valle, nel 1891, una tomba etrusca della famiglia Sentia, a Villanova, un’anfora del VI sec. a.C. proveniente da un ricco corredo di una tomba etrusca ed altri interessanti reperti archeologici del periodo romano. Le prime notizie scritte, che parlano di Marsciano, risalgono al XI sec., quando documenti citano espressamente il nome di Monteregio o Montereale, antico feudo dei conti Bulgarelli, di probabile origine longobarda. I Bulgarelli furono più o meno palesemente ghibellini e Marsciano continuò ad essere da loro governata senza che Perugia, che ambiva annetterla, potesse interferire nelle sue cose, anzi, in un diploma del 1186, emanato da Enrico VI, veniva vietata qualsiasi intromissione di Perugia nelle questioni marscianesi. Nel 1272 la città ha l’onore di ospitare Papa Gregorio X, che si stava recando ad Assisi. Nel 1281 Marsciano fu ceduto dai Bulgarelli a Perugia, (secondo la consuetudine medioevale di chiedere protezione e delegare doveri e diritti al più forte), per evitare che se ne impossessasse la vicina Todi. Da quel momento Marsciano assunse grande importanza come estrema piazzaforte perugina nelle lotte contro Todi. Nel 1312, Arrigo VII di Lussemburgo, venuto in Italia per ricevere la corona imperiale dal pontefice Clemente V, alleatosi con Todi, attaccò ed espugnò ìl castello di Marsciano, demolendo completamente l’antichissimo Palazzo dei Bulgarelli. I Perugini, consapevoli dell’importanza strategica di Marsciano, inviarono subito aiuti, concedendo sgravi fiscali, affinché la cittadina e il suo territorio devastato tornasse come era prima e nel 1314, conclusa la pace con Todi, per circa un trentennio il territorio non fu più interessato da scontri cruenti . Nel 1355, sostò a Marsciano Carlo IV, re di Boemia, sceso in Italia per essere incoronato imperatore d’Alemagna.

Nel 1401, dal capitano di ventura, Attendolo Sforza e da Lucia, bellissima donna marscianese, nacque Francesco, il futuro duca di Milano detto, per la fierezza d’animo, Beccaleto. Nel 1504, il 13 gennaio, il Consiglio dei Priori di Perugia, come compenso per l’aiuto dato da Marsciano ai Baglioni, conferì ai marscianesi la cittadinanza perugina, estensibile, in perpetuo, a tutti i figli e discendenti. Nel 1540, papa Paolo III, conquistò Perugia (dopo “La guerra del sale”) e così anche il territorio marscianese entrò a far parte della giurisdizione della Santa Sede, che, salvo brevi interruzioni (dominio Napoleonico), durerà fino al 1860, anno in cui l’Umbria venne annessa al Regno d’Italia e che vide Marsciano eretto a Comune.

Il cuore di Marsciano é costituito dal centro storico con la sue viuzze e le antiche case le cui pietre ancora “parlano” del suo cammino nel tempo. In centro si possono ancora ammirare tratti delle mura castellane, alcune delle quali sono incorporate nelle abitazioni, ed alcune torri: a sud-est la Torre Bolli, ad est la Torre Boccali e a nord-est la ristrutturata Torre di Porta Vecchia. Arrivando davanti al Palazzo Comunale, costruito nel 1871 e ristrutturato nel 1980 ci troviamo di fronte a quello che era il Castrum di Marsciano: Palazzo Pietromarchi, acquistato definitivamente nel 1980, dall’Amministrazione Comunale, dal conte Pietromarchi Oggi questa antica e massiccia costruzione trecentesca è stata parzialmente ristrutturata e ospita attività socio-culturali. Poco distante, in pieno centro storico, è ubicata la chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, già citata nel 1136 in una conferma di beni da parte di Papa Innocenzo II al vescovo di Perugia. L’attuale chiesa fu edificata sull’area di quella preesistente nel 1896 ed è caratterizzata da una bella facciata in stile romanico, con affiancato un Campanile ottocentesco dove è alloggiata (a quindici metri di altezza) la statua di S. G. Battista, opera degli scultori Teodoro Coletti e Mariano Laura, ed un raro orologio meccanico, opera del marscianese Salvatore Salvatorelli, che scandisce oltre le ore anche i giorni del mese, della settimana, i mesi e le fasi lunari.L’interno della chiesa, in stile gotico a tre navate, custodisce pregevoli opere d’arte, altari in terracotta, opera del progettista Nazareno Biscarini (i primi tre nelle due navate laterali) ed uno dello scultore marscianese Antonio Ranocchia (il quarto in cima alla navata destra). Una tela di scuola Perugina del XVI sec., restaurata nel 1987 da Vakalis Nicolas e Rocco Simonetta, raffigurante una “Madonna in trono e santi”; un Crocifisso ligneo del XIII sec.; un Tabernacolo in legno del XVII sec.; una tela di Vincenzo Chialli ed altre interessanti opere pittoriche. In via XX settembre troviamo il Teatro Concordia, del XIX sec., recentemente ristrutturato, con una bella facciata neoclassica con rilievi in cotto. Altre chiese che meritano una visita a Marsciano sono: la chiesa di Santa Margherita, o di San Francesco, del XIII sec., antico convento dei frati Minori, con l’annesso Oratorio di S. Francesco o dei Disciplinanti, restaurati più volte nel corso dei secoli; la chiesa della Madonna delle Grazie, del XVI sec., restaurata ad arte nel 1996 con bellissimi affreschi del XVI sec. di scuola Perugina. La chiesa della Madonna delle Vigne del XVI sec., che custodisce affreschi dell’epoca di scuola Perugina e l’Abbazia di San Sigismondo dell’XI sec., antica dimora di una delle figure più eminenti della mistica medioevale: S. Pier Damiani. Attualmente il suolo abitativo dove sorge l’abbazia è occupato da alcune famiglie e la proprietà è dei Cavalieri di Malta.