Storia

Posta su uno sperone di roccia, in un territorio prevalentemente montuoso, a dominio dell’antica via consolare Flaminia e della confluenza del torrente Caldognola con il fiume topino, Nocera fu fondata dagli Umbri nel VI secolo a.C con il nome di Noukria (nuova costruzione).

Ma il suo territorio, come testimoniato da numerosi reperti archeologici rinvenuti nella zona, era già abitato nel Neolitico Medio e nella prima Età del ferro. Conquistata dai Romani, fu eretta a Municipium romano. Con la caduta dell’Impero Romano, anche Nocera non sfuggì alle invasioni delle orde barbariche che scorrazzavano nell’Italia Centrale. Nel 410 d.C fu distrutta dai Visigoti e gli abitanti superstiti si rifugiavano sul colle scelto già dagli Umbri; nel 552 d.C. Subì la stessa sorte ad opera, questa volta dei Goti di Totila. Nel 410 d.C fu distrutta dai Visigoti e gli abitanti superstiti si rifugiavano sul colle scelto già dagli Umbri; nel 552 d.C subì la stessa sorte ad opera, questa volta, dei Goti di Totila. Nel 571 d.C fu occupata dai Longobardi che l’assoggettarono al Ducato di Spoleto, nell’850 eressero la cittadina a “Contea” dell’imperatore Lotario, concedendola in feudo ad uno dei figli del duca di Spoleto che la fortificò con un impianto architettonico convergente verso la grande rocca, posta in cima al colle. Nel XII sec., divenuta Comune, con l’aiuto del vescovo Anselmo, si liberò del dominio del conte ma nel 1202 venne sottomessa da Perugia. Coinvolta nelle guerre tra la guelfa Perugia e la ghibellina Foligno, nel 1248 fu distrutta dagli eserciti imperiali di Federico II. Riconquistata da Perugia nel 1251 la cittadina ricostruì le sue mura difensive e ristrutturò il suo assetto urbanistico, così come oggi lo ammiriamo. Passata nel 1392 sotto il dominio dei Trinci di Foligno, nel 1439 la cittadina fu annessa definitivamente allo Stato della Chiesa, seguendone, da quel momento, le vicende sotto la legazione di Perugia. Di quel periodo, significativo è l’anno 1559, in cui venne fondato il seminario vescovile, che raggiunse, nel XVI sec., la facoltà di dare lauree. Sempre nel XVI sec., furono riconosciute le qualità terapeutiche delle sue acque sorgive.

Personaggi illustri

A Nocera Umbra sono nati: il matematico Nicolò Olivieri (XIII sec.) il poeta Gaspare Ranieri (XVI sec.), il patriota Fulvio Sbaretti (1922-1944)

Da vedere


L’aspetto arroccato di Nocera testimonia le sue antiche funzioni difensive, con strade concentriche che si conducono in cima al colle su cui svetta la Torre, unica vestigia della formidabile rocca che dominava l’abitato. Pur pur colpita da un sistema nel 1997 la torre non ha ceduto, come pure i suoi abitanti, che, subito hanno ripreso con lena a riparare i danni subiti per ripresentare ad un turismo sempre più in crescita, la città nel suo look migliore.

Superare le mura castellane, varcando Porta Vecchia, dopo aver percorso corso Vittorio, arriva in piazza Caprera dove sorge la trecentesca chiesa di San Francesco. Rimaneggiata nel corso dei secoli, custodisce all’interno, a navata unica affreschi del ‘400, attribuiti a Matteo da Gualdo.

Attualmente è sede della Pinacoteca Comunale e del Museo e custodisce un bel pollittico del 1483 di Niccolò di Liberatore, detto l’Alunno; opere di Pierino Cesarei, Ercole Ramazzani e Giulio Cesare Angeli un altare in pietra del ‘200; un crocifisso ligneo del XIII sec.; reperti romantici e documenti medioevali. In cima al colle c’è il Duomo romanico, ma interamente rifatto nel XV sec. e nuovamente ripreso nel XVIII sec. e nuovamente ripreso nel XVIII sec. Al suo interno tele di Giulio Cesare Angeli del ‘1600 ed un bel movimento maiolicato nella sagrestia. Nei pressi s’innalza il Campanaccio, un tozzo torrione dell’XI sec., unico resto della rocca nella quale il 10 gennaio 1421 il castellano Pasquale di Vagnolo uccise la moglie infedele ed uno dei fratelli Trinci ospitati per una battuta di caccia. Sempre in piazza Caprera un’ex-chiesa ospita la Biblioteca Piervissani, con i suoi 35.000 volumi antichie corali miniati. Poco più avanti la chiesa di San Giovanni Battista in stile gotico, che custodisce all’interno tele di Carlo Maratta; tre altari lignei in stile barocco ed una cantoria in stile veneziano. Sulla destra il camminamento interno alle mura detto Portici di San Filippo e la chiesa di San Filippo, bell’esempio di stile neogotico. Proseguendo si arriva a Torre Palombara antica torre di avvistamento bizantino. Da visitare anche il Teatro Comunale, in stile liberty recentemente restaurato. Il territorio nocerino offre, con il suo ambiente naturalistico intatto , una serie notevole di escursione a piedi a cavallo o in macchina.

Musei

Pinacoteca Comunale: p.zza Caprera – tel. 0743 – 812041; Museo della Civiltà Contadina, Str. Prolaquense presso l’istituto Tecnico Industriale – tel. 0742- 81683; Biblioteca Piervissani, via S. Rinaldo – tel. 0743- 812041