Provincia:
Perugia
Comprensorio: Tifernate
Nome abitanti: Umbertinesi
Comune
www.comune.umbertide.it

 

Posta sulla sinistra del Tevere alla confluenza col torrente Reggia, al centro di una verde vallata sulla quale domina il Monte Acuto, lungo l’antica strada preromana che collegava Perugia con Città di Castello ed Arezzo, Umbertide ha visto i primi insediamenti nel suo territorio già nel VI sec. a.C. come testimoniano i bronzetti di Monte Acuto, statuette votive etrusche rinvenute sul monte omonimo. Anche il ritrovamento di numerosi reperti di età romana ci inducono a pensare che nel III sec. la zona fosse luogo d’insediamento romano (pitulum) distrutto in seguito dai Goti e riedificato nel 1790 dai figli di Uberto Marchese di Toscana, quando fu sottoposta alla giurisdizione di Perugia di cui ne seguì per lungo tempo le vicende storiche. Nel 1362 ebbe propri Statuti e nel 1374 si ha la prima notizia di una Rocca fortificata che poi, nel 1385 fu ristrutturata dall’architetto Angelo di Cecco detto Trocascio. Nel 1394 fu tenuto prigioniero nella rocca il giovane Braccio da Montone che aveva, invano, tentato di conquistare il castello. Liberato da Biordo Michelotti, dopo che per riscattarsi aveva dovuto cedere ai Perugini il suo castello di Montone, Braccio si vendicò nel 1413 attaccando Umbertide, devastandola e sottomettendola alla sua famiglia. Contesa più volte aspramente dalla Chiesa e da Perugia, fu ogni volta gravemente danneggiata, passando nella prima  Chiesa di S.Maria della Pietà. metà del XVI secolo, definitivamente allo Stato della Chiesa, ad eccezione di un breve periodo durante il quale fu affidata dal pontefice a Paolo di Niccolò Vitelli di Città di Castello. Fedele allo Stato della Chiesa, nel 1643 Fracta si oppose fieramente agli assedianti fiorentini durante il conflitto tra il Granducato di Toscana e lo Stato Pontificio, riuscì a respingerli pur se con gravi perdite. Per lungo tempo sotto il controllo della Chiesa, con l’eccezica, nel 1860 fu integrata al Regno d’Italia.

Tre ani più tardi, nel 1863, per evitare confusione con altri centri italiani  denominati Fratta, fu deciso di chiamarla in onore ai padri fondatori, Umbertide. Il cuore del centro storico di Umbertide, che si sviluppa dall’antica cinta del castello fino a piazza San Francesco (Borgo Inferiore), è denominato dalla Rocca con i suoi circolari torrioni merlati ed una torre quadrata. Costruita tra il 1374 ed il 1390 dall’architetto locale Angeluccio di Ceccolo, detto Trocascio, su commissione di Albertino Guidalotti, è stata da pochi anni restaurata ed aperta al pubblico che la può visitare dai sotterranei fino alla cima più alta della torre; l’interno custodisce una preziosa Collezione d’Arte contemporanea. Sempre sulla piazza Mazzoni è ubicata l’interessante Chiesa e Collegiata di Santa Maria della Reggia (o regghia) a pianta ottagonale all’esterno e circolare all’interno. La costruzione edificata per accogliere un’immagine miracolosa affrescata in una cappellina posta nelle vicinanze, fu iniziata nella seconda metà del 1500 dall’architetto cortonese F. Laparelli e ultimata, poi, nel 1663 da altri architetti. La chiesa, sormontata da una cupola, ricostruita nel 1647 da Bernardino Sermigni, presenta all’interno un giro di sedici colonne ed un bel pavimento in cotto policromo del XVII sec., nonché alcune tele di particolare pregio tra cui una “Madonna e Santi” del 1578 del Pomarancio (Nicolò Circignani), e di G. Laudati. La Chiesa di Santa Maria, del 1486, presenta sulla lunetta sopra il portale un bell’affresco del 1504 opera di Bernardino di Betto, detto il Pinturicchio.

In piazza San Francesco, sorge la Chiesa di San Francesco del XIII sec. con l’annesso chiostro del XIV secolo. Al suo interno custodisce una tela del XVI sec. eseguita dal Pomarancio ed una statua di San Rocco attribuita a Michelozzo Fiorentino. Acanto sorge la Chiesa di Santa Croce, del XVII sec., con un ricco altare barocco, una “Deposizione dalla Croce” del 1515 di Luca Signorelli ed una “Madonna e Santi” del Pomarancio. Altra chiesa, che merita una visita, è la Chiesa di San Bernardino, ricostruita nel 1768, in cui si conservano una statua lignea del Santo, attribuita al Vecchietta (XVI sec.) e dipinti del XVII secolo. Per quanto riguarda i palazzi, segnaliamo quelli del periodo Neoclassico (fine 1700 inizi 1800) rappresentati dal Palazzo Comunale, (già dei conti Ranieri di Sorbello) che custodisce una piccola raccolta di quadri e manoscritti provenienti dal convento di Monte Corona ed il Palazzo delle Poste, con opere del XIX sec. di Giovanni Santini. Il Teatro dei Riuniti, costruito nel 1805 su progetto di Giovanni Cerrini, costituisce un pregevole esempio di architettura ottocentesca, oggi attivo luogo di spettacoli teatrali.