MINIO – Pb3O4
CLASSE MINERALOGICA: ossido
GRUPPO: dimetrico
SISTEMA: tetragonale (gruppo spaziale: P4b2-)
ABITO: il minio si può presentare massivo, granulare e “a scaglie di pesce”; i cristalli sono striati in superficie
DUREZZA: 2,5-3
PESO SPECIFICO: 8,2
INDICE DI RIFRAZIONE: n=2,4 (indice medio)
COLORE: rosso (varie tonalità), rosso-brunastro, rosso-giallastro, rosso-aranciato LUCENTEZZA: adamantina
TRASPARENZA: da subtrasparente ad opaca
SFALDATURA: perfetta lungo due direzioni
STRISCIO: polvere arancio-giallastra
FRATTURA: terrosa (si rompe tipo l’argilla)
PLEOCROISMO: medio dicroismo (colori al dicroscopio: rosso-brunastro ed incolore)
GENESI: il minio ha origine nelle zone di ossidazione dei giacimenti di piombo GIACIMENTI: i siti principali sono in USA (California, Arizona, Colorado), Australia (Broken Hill), Spagna (lungo il fiume Minius), Russia, Francia e Grecia
CENNI STORICI: il nome deriva dal fiume Minius, ridente corso d’acqua che scorre nella zona nord-occidentale della Spagna; in antichità veniva molto utilizzato per la produzione di colori e prodotti cosmetici, era infatti impiegato, da belle signore romane, come rudimentale rossetto (ne scoprirono la tossicità, dovuta alla presenza di piombo, a loro spese!).
ALTRE CARATTERISTICHE ED UTILIZZO: fa parte del gruppo degli spinelli (gemma simile al rubino) con grande fantasia é anche chiamato ossido rosso di piombo, può presentare da debole a media fluorescenza arancio alle onde UV. Il minio viene utilizzato come pigmento (ma sempre di meno a causa della tossicità del piombo), per l’estrazione del piombo (ma non é uno dei minerali principali) e venduto come minerale da collezione.