Sorbello si trova su un’altura nella valle del fiume Niccone. In origine era una rocca periferica del feudo dei marchesi del Monte di Santa Maria (oggi Monte Santa Maria Tiberina). A sua volta il marchesato faceva originariamente parte del più grande e importante marchesato di Toscana, dal quale si era distaccato nel secolo XI. I marchesi del Monte ampliarono nei secoli successivi il loro dominio nella valle del Tevere. I marchesi di Sorbello, ramo della famiglia del Monte, si staccarono dal ceppo principale della dinastia nei primi anni del secolo. Nel secolo XVI i marchesi del Monte aggiunsero all’antico predicato il nome Bourbon, in ricordo di antiche parentele francesi, e divennero Bourbon del Monte. Modificarono poi il loro stemma, sostituendo il leone svevo con i gigli di Francia per attestare una discendenza dai re di Francia; aggiunsero anche la fascia obliqua da sinistra. Lodovico I fu il primo Bourbon del Monte insignito del titolo di marchese di Sorbello. In ogni generazione, un solo membro della famiglia veniva investito del titolo di marchese reggente di Sorbello dall’Imperatore del Sacro Romano Impero. I marchesi Bourbon del Monte di Sorbello erano titolari di un feudo di primo grado, dove, cioè, si batteva moneta, aveva campo franco in duello (uno di tre in tutta Europa). Nel 1815, anno del Congresso di Vienna, il marchesato fu aggregato al Granducato di Toscana.

Tra i personaggi di maggior rilievo della famiglia va ricordato Giuseppe I (1690-1747) che fissò a Perugia una delle dimore della famiglia. Diplomatico, ricevette incarichi dalla Casa Reale di Piemonte e Sardegna. A lui si deve l’ampliamento del marchesato a seguito della Commenda dei SS. Maurizio e Lazzaro. Uno dei suoi figli, Uguccione III (1737-1816), assunse la titolarità del casato e la reggenza del feudo. Dimorò a Perugia, dove acquistò un palazzo a Piazza dei Gigli, l’attuale Piazza Piccinino. Si dedicò con impegno e continuità alla cura e all’incremento della biblioteca e all’archivio di famiglia.
La costruzione del palazzo Bourbon di Sorbello a Perugia risale alla prima metà del secolo XVII. Intorno al 1639 la proprietà era passata alla famiglia Degli Oddi. I successivi proprietari, gli Eugeni, vi ospitano, nel 1734, nel corso del suo viaggio alla volta di Napoli, don Carlos di Borbone (1716-1788), infante di Spagna e re di Napoli, nonché futuro re Carlo III di Spagna. Nel 1785 il Palazzo venne acquistato dai marchesi Bourbon di Sorbello. Uguccione III si adoperò per restaurare ed abbellire il Palazzo, collocandovi anche pregevoli opere d’arte e preziosi volumi. Diomede (1743-1811), fratello di Uguccione III e amico di Vittorio Alfieri, conosciuto alla Reale Accademia di Torino, nel 1790 sposò Vittoria Pitti Gaddi e si trasferì a Firenze, pur mantenendo legami di amicizia con importanti eruditi perugini. La brillante carriera militare non gli impedì di curare lo studio della letteratura, dell’arte, della musica.
L’ultima discendente della famiglia, Altavilla, sposò nel 1859 il conte Giovanni Antonio Ranieri. La famiglia Ranieri era una famiglia feudale, legata storicamente alla città di Perugia. Il figlio Ruggero (1863- 1946) ereditò il titolo di marchese di Sorbello Ruggero fu uno dei primi giovani della nobiltà umbra a laurearsi nelle università laiche del nuovo Stato italiano. Ufficiale di cavalleria, fu nell’Amministrazione del Comune di Perugia e poi in quella della Provincia dell’Umbria di cui fu assessore alle opere pubbliche per vari anni. Sposò nel 1902 Romeyne Robert (1878-1951).